“Il Pronto Soccorso e la Farmacia di Comunità: la presa in carico del paziente fragile”

Il management del progetto

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La riacutizzazione della maggior parte delle malattie croniche è notoriamente una causa di ricovero ospedaliero che normalmente avviene tramite un accesso presso le strutture dei pronto soccorso. Nell’ambito del Progetto “Il Pronto Soccorso e la Farmacia di Comunità: la presa in carico del paziente fragile” si intende sperimentare una nuova modalità di monitoraggio di quel paziente che necessita di un aiuto pratico nel controllo dell’evoluzione della propria malattia cronica. In continuità con un progetto attualmente in corso e finalizzato a disegnare la realtà della farmacia di comunità (focalizzando la propria attenzione sulle più frequenti patologie croniche: diabete mellito, scompenso cardiaco, dislipidemie e broncopneumopatia cronico ostruttiva [BPCO]), si è scelto di prendere in esame le condizioni croniche che più frequentemente determinano accessi ospedalieri: lo scompenso cardiaco e le riacutizzazioni della BPCO.

     In un recente lavoro, pubblicato sul BMJ, K. Dharmarajan1 (Dipartimento di Medicina Interna della Columbia University) ha analizzato i rientri (o i decessi) per scompenso cardiaco, per IMA, per polmonite ed ha evidenziato che per lo scompenso, entro un anno dalla dimissione, il 67.4% dei pazienti veniva re-ospedalizzato (il 35.8% moriva), mentre il rischio di un nuovo ricovero si riduceva del 50% solo 38 giorni dopo la prima ospedalizzazione. Dati del Programma Nazionale Esiti del Ministero della Salute evidenziano, in Piemonte, una mortalità a 30 giorni dalla dimissione per scompenso cardiaco  del 10% e una riammissione in ospedale, sempre a 30 giorni, del 14%. Dati non pubblicati (elaborazione a cura del servizio di Epidemiologia dell’ASL TO3) indicano che, in Piemonte, a 1 anno da un primo ricovero per scompenso cardiaco, il rischio di ri-ospedalizzazione è del 48% e il rischio di morte del 22%. Il gruppo di G. Damiani dell’Università Cattolica del Sacro Cuore ha recentemente pubblicato2 una revisione della letteratura, principalmente americana, sui fattori socio-economici che determinano un nuovo ricovero per scompenso cardiaco in pazienti sovra-65enni, in cui viene evidenziato che sono principalmente l’etnia e lo stato civile a condizionare, in senso negativo, i nuovi accessi.

Per quanto riguarda la BPCO, un recente audit europeo3 ha riscontrato che i rientri in ospedale per riacutizzazioni della malattia, nei primi 90 giorni, sono il 35,1% con una mortalità totale sulla popolazione studiata (non solo sui rientri) del 6%. In un lavoro4 commissionato dal National Institute for Health Research nell’area londinese, i ricercatori hanno evidenziato che l’adozione di una serie di misure (boundles) specificatamente individuate e consigliate alla dimissione ospedaliera di pazienti affetti da BPCO, riducevano i rientri per la stessa patologia fino al 5,32% nei primi 28 giorni.

     Anche in conformità a queste evidenze bibliografiche, nel presente Progetto si vuole studiare l’impatto della Farmacia di Comunità nel ridurre la richiesta d’interventi ospedalieri estemporanei. La possibilità di intervenire sull’aderenza alla terapia e il periodico rilevamento di parametri di base, possono contribuire a mantenere frequentemente e costantemente desta la sorveglianza del paziente riguardo la precisa assunzione della terapia, e ad indirizzare il paziente all’attenzione del medico curante quando si evidenzino, precocemente rispetto alla normale percezione del soggetto stesso, alterazioni di alcuni dei parametri rilevati. Tutto ciò dovrebbe portare ad una riduzione della necessità di una precoce riospedalizzazione e / o di un precoce riaccesso in pronto soccorso.

     Il progetto intende studiare il contributo delle farmacie nella presa in carico del cittadino/paziente fragile e pluripatologico cronico, sulla base delle linee guida e dei percorsi diagnostico-terapeutici dettati ed esplicitati dalla Medicina d’Emergenza-Urgenza nella figura della società scientifica SIMEU (Società Italiana di Medicina d’Emergenza-Urgenza) 5.Lo studio è indirizzato ai pazienti dimessi dal Pronto Soccorso per scompenso cardiaco o riacutizzazione di BPCO, autosufficienti e in grado di recarsi autonomamente presso la farmacia di fiducia per il controllo periodico dei parametri funzionali.

BIBLIOGRAFIA

  1. Dharmarajan K, Kim N, Krumholz HM. Patients need safer hospitals, every day of the week. BMJ. 2015; 350: h1826.
  2. Damiani G, Salvatori E, Silvestrini G, Ivanova I, Bojovic L, Iodice L, et al. Influence of socioeconomic factors on hospital readmissions for heart failure and acute myocardial infarction in patients 65 years and older: evidence from a systematic review. Clin Interv Aging. 2015; 10: 237–45.
  3. Lopez-Campos JL, Asensio-Cruz MI, Castro-Acosta A, Calero C, Pozo-Rodriguez F, AUDIPOC and the European COPD Audit studies. Results from an audit feedback strategy for chronic obstructive pulmonary disease in-hospital care: a joint analysis from the AUDIPOC and European COPD audit studies. PLoS ONE. 2014; 9(10): e110394.
  4. Laverty AA, Elkin SL, Watt HC, Millett C, Restrick LJ, Williams S, et al. Impact of a COPD discharge care bundle on readmissions following admission with acute exacerbation: interrupted time series analysis. PLoS ONE. 2015; 10(2): e0116187.
  5. Società Italiania di Medicina D’Emergenza-Urgenza http://www.simeu.it/ (accesso aprile 2015)

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