Il 12 ottobre a Roma presso la sala Caduti di Nassirya del Senato, alla presenza di rappresentanti del Ministero della Salute, delle Regioni, dell’AIFA e di CittadinanzAttiva, sono stati presentati i risultati del progetto I-Mur (Italian Medicines Use Review) voluto dalla Federazione Ordini dei Farmacisti Italiani.
Si tratta di uno studio randomizzato e clusterizzato condotto in collaborazione con la Medway School of Pharmacy dell’Università del Kent e che ha coinvolto farmacisti e pazienti di 15 Regioni. La patologia studiata è stata l’asma, malattia cronica che riguarda circa il 7% della popolazione italiana.
E’ stato dimostrato che l’intervento del farmacista a supporto dell’aderenza alla terapia migliora lo stato di salute del paziente e determina di conseguenza una riduzione dei costi sanitari correlati alla malattia.
Lo studio si è basato su interviste a pazienti con patologia asmatica nelle quali il farmacista si è accertato se avevano seguito le indicazioni del medico oppure dimenticano di assumere i medicinali prescritti, se erano riusciti a usarli correttamente, se avevano incontrato difficoltà, se avevano accusato effetti collaterali o, ancora, se avevano assumto altri medicinali che potevano interferire sia con la sua malattia, sia con le cure prescritte.
In presenza di evidenti problemi il farmacista ha dato le indicazioni del caso ai pazienti e ha provveduto contestualmente ad informare il medico curante.
Lo studio ha coinvolto 216 farmacisti e 884 pazienti, suddivisi in due gruppi, il gruppo A e gruppo B, che sono stati sottoposti all’I-Mur in momenti diversi della sperimentazione, così che il gruppo B potesse servire da controllo al gruppo A. L’analisi dei dati raccolti rivela che, dopo l’intervento del farmacista, la percentuale totale dei pazienti con asma controllata è aumentata dal 43,7% al 54,4%, indicando un incremento percentuale pari al 25%. Migliora quindi lo stato di salute, in tutte le Regioni e in tutte le fasce di età e, di conseguenza, diminuiscono i costi sanitari determinati dalla malattia, a cominciare da quelli relativi ad accessi al pronto soccorso e ricoveri.
Molto soddisfatto il Dr. Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, perché lo studio ha confermato la validità della partecipazione del farmacista al processo di cura a fianco del medico e degli altri operatori sanitari.
I risultati ottenuti hanno mostrato, infatti, che questa attività professionale non solo ha aumentato il controllo dell’asma, ma ha generato risparmi che variano da 87 e 297 euro per paziente all’anno, in funzione del variare di elementi quali costo e numero delle prestazioni evitate e costo dei farmaci prescritti.
L’intervento sanitario completo ad opera di tutti i protagonisti sanitari, nel rispetto delle singole competenze professionali, insomma, non può che essere il modello vincente nel controllo delle patologie croniche nel loro complesso e nel generare notevoli risparmi al Servizio Sanitario Nazionale.